Oggi è Carnevale e quindi non posso non raccontarvi una poesia adatta all’occasione! In questi giorni mi sono esercitata molto, perché la poesia è bella lunghetta… l’ha scritta un certo Gabriele D’annunzio, che non so chi sia, forse un compagno d’asilo del mio papà ???
Comunque, si intitola “CARNEVALE VECCHIO E PAZZO” e fa così:
Carnevale vecchio e pazzo
s’ è venduto il materasso
per comprare pane, vino
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia ad un pallone.
Beve, beve all’improvviso
gli diventa rosso il viso
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia.
Così muore il Carnevale
e gli fanno il funerale:
dalla polvere era nato
e di polvere è tornato.
Se non sapete leggere, non vi preoccupate, ve la racconto io. Ecco il video:
Marta….bravissima a nonna brava impara tante cose a scuola
hehehehe vi è piaciuta??? ora ne sto imparando altre… vedrete cosa sono capace di fare! zia kekka copechì è con l’accento sulla i…
<3
tarallucci e COPECHI ahahahahha. Bravaaaaaaaaaaaaaaaa