Da quando sono tornata da casa di Gemma, ho preso la fissazione per le scarpe. In realtà mi sono sempre piaciute, quello che non tolleravo invece era indossarle. Ora, da quando ho visto la mia cuginetta, non posso farne più a meno, devo metterle sempre e sempre controllo che anche mamma e papà le abbiano. E poveri loro se li trovo in giro scalzi, vado a prendergli le pantofole e glie le infilo con la forza!
Non vi dico poi quando entro nei negozi di scarpe… è troppo bello, non so dove guardare e corro come una pazza da uno scaffale all’altro, sperando che mamma mi compri tutto quello che c’è in giro. Voglio tutte le scarpe del mondo! In fondo penso che un premio lo merito visti i progressi che faccio giorno dopo giorno.
Ora mangio da sola sia con il cucchiaio che con la forchetta, pulisco il piatto con il pane facendo la “scarpetta”…ehm scusate, l’avevo detto che le scarpe sono la mia ossessione. Comunque, dicevo, metto a posto i giocattoli ovviamente dopo averli sparpagliati per tutta la casa, quando voglio essere presa in braccio alzo le mani in alto e dico “Grazie”, la sera dopo aver bevuto il lattuccio sul lettone di mamma e papà scendo e vado a posare il biberon in cucina. Insomma, sono diventata un bimba autonoma.
In verità, quando faccio la brava, mamma e papà un premio me lo danno. L’ovetto Kinder! La prima volta che si sono presentati con questo GOL che è il termine che uso per tutto ciò che è di forma sferica, non capivo cosa fosse e quasi lo stavo per lanciare dal seggiolone. Poi ho provato a togliere la carta e darci una leccata e cavolo, si tratta di qualcosa da mangiare e soprattutto di qualcosa da mangiare buonissima! E non finisce qui, perchè quando lo apri esce anche una sorpresa. Insomma, questo cosetto, non merita di essere chiamato GOL come una pallina o un frutto qualsiasi, così ho deciso che da oggi si chiamerà COCCO!
Marta mi devi un ovetto Kinder!!!! Stasera ne volevo un pò ma tua mamma ha detto che serviva come premio x l’ aerosol 🙂